Università, i rettori: “Tagliare i fondi sarebbe un suicidio”

di oggisalute | 15 febbraio 2017 | pubblicato in Attualità
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Tagliare gli investimenti alla ricerca scientifica e tecnologica “per far quadrare i nostri conti pubblici sarebbe un suicidio” ma “noi siamo confidenti che la ministra Fedeli ed il premier Gentiloni non procederanno su questa strada, non taglieranno i fondi”. È fiducioso il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), Gaetano Manfredi, che la risposta della Commissione Europea  al governo italiano sulla correzione dei conti non influirà sugli investimenti pubblici per la ricerca.

Rispondendo all’Adnkronos nell’ambito della conferenza stampa al Cnr su “Risultati, obiettivi e risorse” di Enti Pubblici di Ricerca (Epr) e Università italiane, Manfredi ha sottolineato che il “deficit dei nostri conti pubblici è dato dal parametro spese e dalla progressione o meno del Pil”, quindi, ha spiegato il presidente Crui, “se si tagliano i fondi alla ricerca che porta innovazione e conoscenza, si tagliano fondi alla produttività e alla crescita del Paese”.

Fiducioso anche il numero uno del Cnr e neo presidente della Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca, Massimo Inguscio: “Non credo si potrà procedere a nuovi tagli alla ricerca” ha affermato. “Del resto, abbiamo già così pochi fondi che non so proprio cosa si potrebbe tagliare ancora” ha sottolineato. Inguscio ha quindi evidenziato che “gli investimenti in ricerca non sono spese, non sono spese correnti da tagliare, ma sono investimenti”.

(Fonte: Adnkronos)

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