Sanità, in Sicilia cambiano le regole per l’accreditamento istituzionale

di oggisalute | 12 maggio 2016 | pubblicato in Attualità
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È una vera rivoluzione per il sistema sanitario regionale quella introdotta con il decreto assessoriale del 2 marzo 2016 con il quale la Regione Sicilia recepisce l’intesa Stato/Regione sui nuovi criteri introdotti per ottenere e mantenere l’accreditamento istituzionale da parte delle strutture sanitarie

Un deciso passo in avanti che amplia i requisiti rendendoli più stringenti ma anche più moderni. Un cambiamento che si percepisce già dal linguaggio, laddove si parla di “umanizzazione” del servizio, di “comunicazione” e “innovazione”. Requisiti che per la prima volta entrano nel complesso sistema dell’ accreditamento istituzionale introducendo una nuova prospettiva per la quale il servizio sanitario regionale non si baserà più sul volume delle prestazioni effettuate, ma sul loro effettivo valore.

Da qui la necessità di “umanizzare” le cure e di incentivare la comunicazione al fine di abbattere l’emigrazione in altre regioni per la ricerca di prestazioni e servizi sanitari che sono presenti ed efficienti anche in Sicilia.

Le direttive del nuovo decreto si concentrano anche sul concetto di Innovazione, che non significa solo introduzione di nuove tecnologie ma anche capacità di stare al passo con le esigenze di un target che cambia. Con l’innovazione ad esempio si potrà misurare il miglioramento dello stato di salute di chi ricorre al sistema sanitario. Elemento ormai quantitativamente accertabile che segna la linea di confine fra un sistema sanitario efficiente ed uno ancora deficitario.

Ad illustrare questo cambiamento agli operatori del settore sono stati gli esperti di Innogea, la società di servizi e consulenza per il mondo della sanità che ha realizzato un workshop dal titolo “Accreditamento istituzionale: metodologie e strumenti per la corretta applicazione dei requisiti” diviso in due tappe, quella di Palermo, celebratasi oggi nell’elegante contesto dell’Hotel Mercure, e quella di Catania, in programma per il prossimo 19 maggio al Parco degli Aragonesi.

“Siamo nel mezzo di un percorso virtuoso, di eccellenza – afferma Marco Lampasona, partner di Innogea – che ci porterà nel giro di qualche anno ad una sanità più allineata agli standard europei.  Con questo decreto si mette sempre più al centro del servizio il cittadino e le sue esigenze non più legate alla sola cura delle malattia ma al suo benessere fisico, psichico, sociale.

“La Sanità siciliana si misura con un nuovo, ulteriore obiettivo di miglioramento continuo che, a nostro avviso, è una opportunità importante -afferma Barbara Cittadini, presidente AIOP Sicilia – ed il comparto dell’ospedalità privata, così come avvenuto in passato, è pronto a raccoglierla per dare un contributo concreto all’ottimizzazione qualitativa dei livelli di assistenza e garantire ai siciliani una sanità sempre più efficiente. Nel confronto virtuoso e costruttivo, che ha sempre caratterizzato l’interlocuzione con l’Assessorato, abbiamo chiesto direttive chiare e precise per rendere omogenea l’implementazione delle nuove disposizioni sul territorio regionale. L’esperienza, infatti, ha insegnato che normative così complesse necessitano di un’interpretazione chiara. Sarebbe, quindi, opportuno istituire una task force regionale, specificamente formata ed informata, che garantisca la necessaria omogeneità di implementazione delle regole sul territorio regionale”.

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