Precari, delegazione Fitelab al Ministero della Salute

di oggisalute | 3 agosto 2015 | pubblicato in Attualità
fitelab

Riceviamo e pubblichiamo una nota della Fitelab (Federazione italiana tecnici di laboratorio biomedico), relativa al recente incontro presso il Ministero della Salute in cui si è discusso della stabilizzazione dei precari.

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Il 29 luglio scorso una delegazione della F.I.Te.La.B. Nazionale composta dalla Dott.ssa Amalia Magaldi e dai Dott.ri Angelo Ricotta e Salvatore Distefano, si sono recati a Roma presso il Ministero della Salute per un audizione con il Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute On. Vito De Filippo.

All’incontro era presente anche il Dott. Saverio Proia, consulente ministero L’ incontro ha avuto come oggetto il precariato che interessa i Tecnici di Laboratorio impiegati nel SSN e le criticità emerse nei mesi scorsi in merito alle proroghe, che di volta in volta, vengono subordinate ai “piani di rientro” a cui devono sottostare le Regioni, su indicazioni della Corte dei Conti. I rappresentanti F.I.Te.La.B. hanno illustrato, alla delegazione pubblica, come le Aziende Sanitarie nelle diverse Regioni italiane, da anni, hanno utilizzato contratti di lavoro a tempo determinato per cercare di sopperire ai bisogni dell’utenza nella costituzione della “rimodulazione dei posti letto e la riorganizzazione delle piante organiche”. I contratti a tempo determinato generano non pochi problemi alle UU.OO. che operano nell’ambito della Medicina di Laboratorio oltre che ai lavoratori precari i quali non vedono una reale soluzione occupazionale, tutto questo in contrapposizione con la normativa Nazionale che indica un percorso ben delineato in virtù del DPCM sui Precari del SSN che da’ indicazioni precise, rispetto alle procedure concorsuali e alle proroghe in itinere.

Il testo licenziato, nei mesi scorsi, dal governo dà attuazione al D.L. 101/2013 convertito dalla L. 125/2013 nell’ottica del perseguimento di obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica, prevede la possibilità di indire procedure concorsuali riservate al personale precario del SSN. Il decreto stabilisce che i concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato dei precari dovranno essere espletati entro il 31 dicembre 2018 nel limite massimo del 50% delle risorse finanziarie disponibili per assunzioni a tempo indeterminato. Ai concorsi potranno partecipare i precari che “alla data del 30 ottobre 2013 abbiano maturato negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, anche presso Enti del medesimo ambito regionale diversi da quello che indice la procedura” e agli stessi, dovranno essere garantite le proroghe fino al 31/12 2018, per consentire la progressiva attuazione del citato DPCM I rappresentanti F.I.Te.La.B. hanno evidenziato i diversi comportamenti delle varie Aziende Sanitarie in difformità di quanto sopra esposto, utilizzando il DPCM come strumento atto a non prorogare i contratti ma bensì al solo scopo di garantire i LEA garantendo l’offerta sanitaria ai cittadini, temporaneamente.

A conferma di ciò i rappresentanti F.I.Te.La.B. hanno rappresentato al sottosegretario De Filippo che nelle regioni Abruzzo, Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata, Toscana alcune Aziende Sanitarie, pongono in essere atti amministrativi difformi e contrastanti con le circolari Regionali e deliberano regolamenti discordanti con la normativa nazionale vigente. E’ ovvio che a causa di questi comportamenti appena denunciati moltissimi colleghi subiscono “vessazioni” da parte delle aziende che violano il dettato del DPCM. In un sistema sanitario nazionale in cui l’età media del personale supera la soglia dei cinquant’anni è necessario non perseguire obiettivi puramente ragionieristici imposti dai piani di rientro.

Questo comportamento impoverisce il servizio, a danno dei cittadini, con risparmi di spesa incerti e solo a breve termine. Il Sottosegretario dopo aver ascoltato la delegazione ha ribadito che la normativa è chiara in tal senso e che le Regioni devono attenersi in maniera uniforme a quanto legiferato dal Governo garantendo continuità ai Laboratori, attraverso gli strumenti normativi posti in essere. Il Dott. Proia, intervenendo nella discussione delle proroghe, ha portato l’esempio della Regione Lazio, che ha già emanato un Protocollo in materia di “stabilizzazione del lavoro precario e valorizzazione delle esperienze lavorative” del SSR.

L’ Onorevole De Filippo ed il Dott. Proia, hanno voluto dare rassicurazioni rispetto all’ attenzione che il Ministero alla Salute, porrà in essere, in tutte le Realtà del SSN, affinché vengano adottate le dovute misure necessarie al mantenimento di un alto livello Sanitario. In tale ottica la F.I.Te.La.B. Nazionale si auspica che tutte le regioni si attengano a quanto previsto dal DPCM e si realizzi la stabilizzazione di tutto il personale precario in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa, in modo tale da dare risposta adeguata ai bisogni degli utenti, tale da garantire una sanità degna dei nostri tempi.

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