Carenza di medicinali, più di un italiano su tre non li trova in ospedali e farmacie

di oggisalute | 4 febbraio 2021 | pubblicato in Attualità
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Il problema della mancanza dei medicinali in ospedali e farmacie è un tema che persiste da lungo tempo e, con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, la situazione si è fortemente aggravata. Altroconsumo, da sempre al fianco dei consumatori e da anni impegnato nella lotta per una maggiore accessibilità dei medicinali, ha condotto un’indagine volta a fotografare il contesto attuale, i cui risultati saranno presentati durante l’evento online organizzato dal Beuc, How will the Pharma Strategy pave the way for available and affordable medicines?, che si terrà domani mercoledì 3 febbraio. La carenza di farmaci è ancora molto diffusa nel nostro Paese, e non solo: fondamentale quindi, secondo Altroconsumo e il Beuc, un intervento a livello europeo per aiutare tutti i cittadini.

In primo luogo, Altroconsumo ha analizzato la disponibilità dei medicinali riscontrata da un campione di 1.333 italiani. Al 38% degli intervistati, negli ultimi due anni, è capitato di non trovare il farmaco di cui necessitava per mancanza di scorte. Più di 1 intervistato su 3 ha quindi atteso che arrivasse nella farmacia in cui lo aveva richiesto: dall’indagine emerge che il 79% dei rispondenti ha dovuto aspettare 3 giorni o meno, il 13% fra 4 e 7 giorni e l’8% anche più di una settimana, quando di regola i medicinali richiesti dovrebbero essere consegnati dal distributore entro 12 ore. Come hanno deciso di reagire gli altri intervistati? Il 61% ha percorso altre strade acquistando un farmaco equivalente o rivolgendo la richiesta ad un’altra farmacia, ad esempio. Il 3% non ha trovato alternative.

Il mancato reperimento di uno specifico medicinale può dare vita a conseguenze anche gravi, infatti, quasi la metà dei rispondenti (47%) ha riscontrato sintomi o problemi di vario tipo. Più di 1 su 2 ha manifestato ansia o preoccupazione. Il 21% ha mostrato un peggioramento dei sintomi e della patologia da cui era interessato e circa 1 rispondente su 5 si è dovuto anche assentare temporaneamente dal lavoro a causa della malattia.

In secondo luogo, Altroconsumo si è interrogato su quali siano i farmaci meno reperibili e sulle relative motivazioni. Per quanto riguarda la tipologia, si va dai medicinali per malattie particolari come quelli per il sistema cardiovascolare (più indisponibili di tutti: il 19% non li ha trovati in farmacia) e per il sistema nervoso centrale (11%), a tipologie più comuni e diffuse come gli antibiotici o gli antivirali per la cura delle infezioni (17%).

Ma perché esistono queste carenze? Le spiegazioni fornite dal farmacista agli intervistati riconducono a problematiche legate alla produzione (19% dei casi), oppure alla logistica (20%), e soprattutto a un’elevata richiesta (26%). A volte le ragioni sono più difficili da individuare, dato il complesso sistema a monte, infatti, nel 23% dei casi, non è stata fornita alcuna motivazione specifica per l’assenza del medicinale. L’arrivo della pandemia sta giocando un ruolo fondamentale da questo punto di vista: l’aumento straordinario della domanda, i problemi di produzione e di circolazione dei medicinali dovuti all’emergenza e la dipendenza europea da Paesi terzi hanno accentuato il fenomeno della carenza di farmaci. Infatti il Covid-19 è stato indicato come la terza causa più diffusa per il mancato reperimento di un farmaco (21% dei casi).

“Gli anelli della catena produttiva del settore farmacologico sono molteplici, come anche i fattori che la influenzano. Tuttavia, l’accessibilità dei medicinali è un problema che non può essere più ignorato: diverse volte dal 2014 abbiamo denunciato ad Antitrust e alla Commissione Europea abusi di posizione dominante di produttori che determinano prezzi eccessivi dei medicinali, che spesso sono all’origine della carenza degli approvvigionamenti -dice Luisa Crisigiovanni, Segretario Generale di Altroconsumo-. Altroconsumo e Beuc chiedono la realizzazione di un database europeo delle carenze, facilmente consultabile dai cittadini, un piano di monitoraggio e prevenzione efficace da parte delle case farmaceutiche, obblighi di fornitura per aziende e distributori e doveri di segnalazione delle indisponibilità”.

(Fonte: Adnkronos)

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