Dott. Francesco Marletta

I benefici della radioterapia di ultima generazione: tessuti sani risparmiati e trattamenti rapidi

di oggisalute | 21 gennaio 2013 | pubblicato in
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Dott. Francesco Marletta

 Direttore Unità Operativa Complessa di Radioterapia

Azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania

 

Grazie anche ai più recenti sviluppi della tecnologia, la radioterapia rappresenta oggi più che mai una delle più importanti modalità di cura dei tumori: in oltre il 60% dei casi, infatti, il protocollo di trattamento delle patologie tumorali prevede l’impiego della radioterapia (tecnica basata sull’utilizzo di radiazioni ionizzanti). Essa può essere utilizzata in maniera esclusiva con finalità curativa, o associata ad altre modalità terapeutiche (chirurgia, chemioterapia, ormonoterapia) o come trattamento con intento sintomatico, cioè finalizzato a controllare le conseguenze della malattia neoplastica (come dolore, compressione midollare, rischio di frattura patologica etc.). Non è invasiva né dolorosa, si esegue in tempi brevi, non richiede anestesia o utilizzo di particolari farmaci ed è spesso utilizzata anche per pazienti che non possono essere operati per comorbidità, ovvero per compresenza di altre patologie.

Esistono diverse modalità di trattamento radiante. Quello “standard”, sufficiente a trattare la maggior parte delle neoplasie e disponibile pressoché ovunque nei centri di radioterapia, è la radioterapia conformazionale 3D, basata sull’utilizzo di collimatori dotati di lamelle schermanti, che permettono una distribuzione conformata al volume da irradiare ricostruito in maniera tridimensionale su immagini di tomografia computerizzata (TC). Grazie all’impiego delle lamelle è possibile conformare il fascio di radiazioni alla particolare forma del bersaglio da irradiare, proteggendo i tessuti sani circostanti e riducendo conseguentemente gli effetti collaterali.

Tra le più diffuse metodiche di ultima generazione figurano le tecniche di intensità modulata (IMRT), che rappresenta l’evoluzione della radioterapia conformazionale e che permette di erogare dosi di radiazioni più elevate anche su volumi neoplastici di forma irregolare localizzati in stretta contiguità con strutture critiche (ad esempio il midollo spinale), e le tecniche radioterapiche volumetriche, che permettono di trattare con estrema precisione i pazienti combinando i vantaggi clinici della radioterapia ad intensità modulata (IMRT) con una brevissima durata del trattamento (2-3 minuti) rispetto ai circa 20-25 minuti richiesti per la tecnica IMRT. Nelle tecniche volumetriche la continua rotazione dell’apparecchio intorno al paziente durante l’irradiazione permette di utilizzare un elevato numero di porte d’ingresso, ognuna con differente intensità di dose in relazione alla loro posizione rispetto al target e agli organi a rischio. Questo, oltre a ridurre il disagio per i pazienti che non devono più mantenere la stessa posizione per un tempo prolungato, aumenta la precisione del trattamento e riduce gli effetti collaterali.

È quanto quotidianamente offre l’Unità operativa complessa di Radioterapia dell’Azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania, indicata dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana quale centro di riferimento regionale proprio per le tecniche volumetriche e dotata di due acceleratori lineari Sinergy che permettono di eseguire, oltre alla già menzionata tecnica volumetrica VMAT (Volumetric-Modulated Arc Therapy), la radioterapia guidata dalle immagini (Image Guided Radiotherapy IGRT) tramite Cone Beam CT. Grazie a questa è possibile controllare la ripetibilità del trattamento, monitorare la reale posizione del bersaglio tumorale e degli organi critici, correggere eventuali errori di posizionamento e quindi irradiare con la maggiore precisione possibile organi suscettibili di spostamenti anche minimi tra una frazione e l’altra (necessaria ad esempio nel caso dei trattamenti stereotassici extracranici con i quali è possibile erogare una elevata dose in seduta unica o in poche frazioni). Aumenta così la precisione del trattamento e si erogano dosi di radiazioni più elevate con maggiore efficacia terapeutica e con un migliore controllo loco-regionale della malattia. In pratica, una radioterapia più efficace con estensione delle applicazioni terapeutiche ad un numero maggiore di tumori e riduzione delle sedute di trattamento con grande vantaggio per il paziente ed i familiari che li accompagnano ogni giorno, in termini di disagi e costi.

Se l’evoluzione tecnologica ha reso il trattamento radiante una forma di cura sempre più efficace, valida e sicura, è altresì parimenti innegabile che in un centro di radioterapia le macchine in dotazione, per quanto sofisticate, sono nulla senza la competenza di un team esperto costituito da medici radioterapisti oncologi, fisici sanitari e tecnici di radiologia medica, la cui professionalità è stata e sarà fondamentale per garantire il rispetto della qualità di vita del malato.

 

É possibile contattare il Dott. Francesco Marletta presso l’ Azienda ospedaliera “Cannizzaro”, via Via Messina n° 829,  Catania.  Tel. 095/7264015

Commenti

  1. BAGNATO ELVIRA scrive:

    Il reparto di radioterapia dell’ospedale Cannizzaro è diretto dal Dott. Francesco Marletta in maniera eccellente.
    L’accoglienza è simile a quella di un hotel a 5 stelle, gli ambienti splendono di pulizia, anzi d’igiene, i dottori eccellenti sia per la loro competenza medica che per il rapporto umano che riescono ad istaurare con il malato. I tecnici, gli infermieri e tutto il personale ausiliario sono altrettanto competenti ed umani o, oserei dire, disumani(perchè si distinguono dal resto dell’umanità). Questi “ALIENI” di Catania non hanno nulla da invidiare ai colleghi dell’I.E.O. che ritengo sia l’istituto in cui ogni ammalato oncologico vorrebbe essere assistito.

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