Trapianti, 13 stanze per pazienti e familiari al Sant’Orsola di Bologna

di oggisalute | 27 ottobre 2014 | pubblicato in Attualità
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Tredici stanze per accogliere gratuitamente i pazienti e familiari dopo il trapianto. È la casa Tetto Amico, inaugurata il 25 ottobre al termine dei lavori di ristrutturazione e ampliamento seguiti al sisma del maggio 2012. Nata quattro anni fa e gestita dal volontariato, ha sede all’interno del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, nell’edificio che affaccia su viale Ercolani, proprio a fianco del padiglione 25 dove ha sede la ‘cittadella dei trapianti’.

“Questa struttura – ha spiegato il direttore generale Sergio Venturi – cresce grazie al sostegno dell’Azienda e alla vitalità delle associazioni di volontariato, che costituiscono una ricchezza imprescindibile per il Sant’Orsola”. “Questa alleanza – ha commentato il prorettore vicario dell’Università di Bologna Emilio Ferrari – è capace di sostenere servizi di qualità, anche in una fase difficile come l’attuale”. “Grazie a esperienze come questa – ha detto la consigliera comunale Rossella Lama – possiamo parlare non solo di costi della sanità, ma anche di qualità”.

L’inaugurazione è stata preceduta dall’intervento di due famiglie che hanno compiuto la scelta della donazione degli organi, senza la quale si fermerebbe tutta l’attività dei trapianti. “Ci siamo guardati negli occhi e in due minuti abbiamo deciso – ha ricordato Lino Conficconi, ricordando la morte della figlia nel 2000 – è difficile, ma importante riuscire a fare una scelta di vita proprio quando non c’è più niente da fare”. “Non si è mai preparati – ha spiegato Laura Antinogene Lusuardi, ripensando alla morte del figlio in un incidente nel 2003 – ma sappiamo di aver fatto la cosa giusta. Abbiamo scelto che Federico continui a vivere, almeno così”.

La gestione di Tetto Amico è stata affidata all’associazione
 di volontariato Atcom Onlus (Associazione trapiantati di Cuore
S.Orsola-Malpighi) con la collaborazione delle associazioni di trapiantati presenti all’interno del Policlinico. “La struttura Tetto Amico – ha spiegato Giacinto Forcione, presidente di Atcom – è nata quattro anni fa, mettendo a disposizione delle famiglie dei trapiantati una stanza dove poter riposare durante l’intervento. Nell’arco di due anni è cresciuta, grazie al contributo di tanti, fino a contare otto stanze”. Poi è arrivato il sisma del 2012.

Grazie ai fondi messi a disposizione è stato possibile non solo ristrutturare l’esistente, ma ampliare la struttura che oggi conta ben 13 stanze, una cucina e una sala da pranzo e una lavanderia comune. Alla struttura possono accedere i pazienti con un familiare, quando subito dopo le dimissioni seguite al trapianto devono comunque rimanere nelle vicinanze della struttura sanitaria. L’alloggio e il pranzo sono gratuiti, mentre per la cena è a disposizione la cucina comune. Ogni stanza ha aria condizionata, telefono, televisione e rete internet.

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