Difendersi dalle allergie e intolleranze alimentari

di oggisalute | 2 maggio 2012 | pubblicato in Nutrizione
cucina caraibi

Allergie intolleranze alimentari sono entrambe reazioni negative all’ingestione di un alimento: nel primo caso è coinvolto il sistema immunitario, nel secondo caso no.

Le allergie sono causate da un allergene (generalmente una proteina chiamata antigene), che entra nel nostro organismo, provocando una reazione (orticaria, eruzione cutanea, gonfiori, asma, crampi addominali, prurito orale o diffuso) che può essere rapida (anche entro un’ora) oppure più lenta (fino a 24 ore dopo). E, in questo secondo caso, i sintomi vengono identificati con più difficoltà.

Sono pochi gli alimenti responsabili della gran parte delle reazioni allergiche: nei primi anni di vita, latte vaccino, poi uova, grano, soia, arachidi, noci, pesce e crostacei provocano il 90% delle reazioni; nell’adulto i casi più frequenti riguardano arachidi e frutta secca, ma anche crostacei, molluschi, pesce e uova. Chi è allergico ad un alimento lo è sempre e comunque, anche per quantità piccolissime.

Le intolleranze sono invece reazioni causate da un componente di un alimento (istamina, caffeina, ecc…) o dalla mancanza nel nostro organismo di un enzima che lo metabolizzi. La più nota e diffusa è l’intolleranza al lattosio, che può manifestarsi a tutte le età ed è diagnosticabile con certezza solo con il “breath test”.

Ultimamente si è diffusa la credenza, totalmente infondata, che le intolleranze alimentari siano spesso collegate all’aumento di peso.

In realtà, c’è un vuoto di conoscenze e di metodi diagnostici affidabili in cui si inseriscono le“trovate” più fantasiose. Guarda caso, dai test si risulta quasi sempre intolleranti a lieviti e latticini, che – una volta eliminati dalla dieta – portano sì ad una perdita di peso, ma non per questioni di intolleranza.

È importante invece che la diagnosi sia fatta in maniera corretta – con test approvati dalle Società di Allergologia e/o dalla Federazione degli Ordini dei Medici – in quanto una falsa indicazione può spingere a diete troppo restrittive per lunghi periodi o per sempre, con la conseguente perdita di nutrienti importanti; al contrario un mancato riconoscimento favorisce la ripetuta assunzione di allergeni con possibile aumento dei sintomi.


Commenti

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