Lo studio

Coronavirus, scoperta rara
complicanza neurologica

di oggisalute | 26 agosto 2020 | pubblicato in Attualità
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Tra le complicanze neurologiche che possono colpire alcuni pazienti contagiati dal coronavirus Sars-CoV-2 c’è anche la Miastenia gravis, una patologia che causa debolezza muscolare e affaticamento. I primi tre casi sono stati descritti in un report che vede tra i firmatari Diego Centonze, responsabile dell’Unità di Neurologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), con Domenico Restivo dell’Unità di Neurologia dell’ospedale Garibaldi di Catania – principale autore del lavoro – Rosario Marchese-Ragona dell’università di Padova e Alessandro Alesina dell’università di Catania.

Il rapporto, pubblicato sugli ‘Annals of Internal Medicine’ e segnalato anche su ‘Covid Reference International’ tra i Top 10 nel giorno della pubblicazione, descrive il caso di tre pazienti ricoverati tra Catania e Padova.

Dopo essere stati colpiti da Covid-19, hanno cominciato ad avvertire sintomi di debolezza muscolare e disturbi nel movimento degli occhi. Le indagini neurologiche hanno portato alla diagnosi di Miastenia gravis. “Si tratta di una patologia autoimmune piuttosto rara – spiega Restivo – nella quale l’organismo crea anticorpi che vanno a colpire la giunzione neuromuscolare, il punto di contatto dove i segnali elettrici dei neuroni vengono trasmessi alle fibre muscolari. Il risultato è un difetto nella trasmissione nervosa, con conseguente debolezza a carico di uno o più gruppi di muscoli”.

“Che alcune infezioni possano scatenare patologie neurologiche autoimmuni è un fenomeno già noto – ricorda Centonze – Ora sappiamo che anche il virus Sars-CoV-2 è capace di causare questo effetto. Le ipotesi più probabili sono due. La prima è che, nella sua reazione all’infezione, il sistema immunitario crei anticorpi diretti contro determinate componenti del virus, una risposta normale. Ma quelle componenti sono simili ad alcuni recettori presenti nelle giunzioni neuromuscolari, che possono quindi finire sotto l’attacco degli anticorpi stessi. La seconda ipotesi è che il virus possa rompere il delicato equilibrio che impedisce al sistema immunitario di attaccare il proprio organismo, come osservato per esempio in risposta ad altre infezioni virali, batteriche o in seguito a vaccinazioni”.

“L’infezione da Covid-19 non si limita a colpire l’apparato respiratorio – conclude lo specialista – ma può interessare diversi apparati del nostro organismo. Conoscere a fondo le complicazioni, anche neurologiche, potrà così aiutare i clinici ad affrontare meglio la patologia nelle sue varie manifestazioni”.

(Fonte: Adnkronos)

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