Coronavirus

Sintomi comuni tra asma e Covid,
ecco come distinguerli

di oggisalute | 6 maggio 2020 | pubblicato in Attualità
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Difficoltà a respirare, tosse, senso di oppressione al torace. “Sono questi i principali sintomi che accomunano apparentemente asma e Covid-19. Per i pazienti asmatici, infatti, può essere difficile distinguere la difficoltà a respirare (dispnea) tipica dall’asma da quella che si manifesta nei casi più gravi di Sars-CoV-2. A fare la differenza, nella gran parte dei casi, è però la presenza di febbre legata al nuovo virus”. Lo chiariscono gli esperti di Federasma che martedì 12 maggio (dalle ore 18 alle ore 19.30) saranno protagonisti dell’evento online ‘Asma e Covid-19: a domanda, risposta’, il primo webinar interattivo sull’asma destinato ai pazienti, familiari e caregivers promosso da Federasma e Allergie Odv con il contributo non condizionato di AstraZeneca. L’annuncio arriva oggi in quella che sarebbe dovuta essere la Giornata mondiale dell’asma posticipata a causa dell’emergenza sanitaria globale.

“A rassicurare i pazienti con asma potrebbero essere le ultime evidenze scientifiche che dimostrano come i soggetti asmatici corrano un rischio minore di contrarre l’infezione da Covid-19 – evidenziano Federasma- Alla base potrebbe esserci il potere fortemente antinfiammatorio che la terapia per il controllo dell’asma esercita e che potrebbe svolgere un’azione protettiva nei confronti del nuovo virus”.

In un contesto di preoccupazione generale per la pandemia di Covid-19, sono numerose le incertezze che si impongono tra i pazienti che in Italia soffrono di asma. “Se sono un soggetto asmatico corro maggiormente il rischio di contrarre il Covid-19? Devo seguire regolarmente la terapia indicata dallo specialista o può essere rischioso? Posso recarmi dal medico per monitorare la mia condizione?”. Queste alcune domande su cui sarà incentrato il seminario interattivo che mette a disposizione il ‘know-how’ di due esperti: Massimo Galli, direttore Malattie Infettive Ospedale Luigi Sacco di Milano e Claudio Micheletto, direttore Uoc Pneumologia, Aoui di Verona.

“Le persone con asma, già interessate da una malattia respiratoria cronica, temono l’esposizione al rischio di contrarre il virus – afferma Laura Mastrorillo, presidente FederAsma- Dall’inizio della pandemia siamo stati inondati da numerosi quesiti da parte dei pazienti. Anche se a distanza, abbiamo sentito quindi il dovere di stare vicini, oggi più che mai, a quanti sono chiamati a convivere con questa patologia. Siamo ben consapevoli, infatti, dei timori e delle difficoltà che i soggetti asmatici vivono in questo periodo. Per questo abbiamo fortemente voluto offrire questa utile opportunità di confronto e di sapere scientifico con esperti autorevoli, così da far chiarezza su alcuni aspetti fondamentali nella gestione della malattia di fronte a questa emergenza”.

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie con riacutizzazioni ricorrenti dell’infiammazione e, quindi, dei sintomi. A consentire un controllo dell’asma sono l’aderenza alle terapie e le visite mediche regolari. Solo così, infatti, è possibile ridurre notevolmente il rischio di riacutizzazioni con conseguenti visite d’emergenza o ricoveri. “Un’informazione corretta può aumentare la consapevolezza e contribuire a rassicurare il paziente – conclude Micheletto – evitando il diffondersi di paure spesso infondate che hanno fatto registrare un enorme calo di visite mediche negli ambulatori di pneumologia e allergologia. È fondamentale non affidarsi al ‘fai-da-te’ e consultare sempre il proprio specialista, anche telefonicamente o online, per qualsiasi dubbio o aggravamento della sintomatologia. Vietato, quindi, sospendere la terapia senza indicazioni ricevute dal medico. Un’interruzione incontrollata dei farmaci è molto più pericolosa, ancor di più per quelle forme di asma moderato-grave”.

(Fonte: Adnkronos)

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