Il caso

Aifa, Melazzini: “Lascio con modello gestionale più efficiente”

di oggisalute | 3 settembre 2018 | pubblicato in Attualità
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“Lascio un’ipotesi di riorganizzazione interna già condivisa che faccia di Aifa un braccio operativo con meno comandanti e più operatori al servizio della salute e con una nuova organizzazione per un modello gestionale più efficiente ed efficace. Un’agenzia finalmente in grado di avere al proprio interno i complessi riferimenti numerici di consumo e costo dei farmaci”. Così Mario Melazzini, direttore generale dell’Aifa, in un lungo post sul suo sito traccia un bilancio della sua guida dell’Agenzia italiana del farmaco. La nomina risale al 17 novembre 2016.

“In un clima reso terribile dalle ‘fake news’ della propaganda antiscientifica – prosegue Melazzini – abbiamo realizzato una vera trasparenza tornando a pubblicare in una forma comprensibile a tutti il Rapporto Vaccini e il Rapporto Osmed sul consumo dei farmaci. È in fase di elaborazione il Rapporto sulla farmacovigilanza e il 15 ottobre Aifa avrà finalmente un Portale che fornirà tutti i dati, comprensibili non solo agli operatori, sanitari e non, ma a misura degli operatori dell’informazione e dei singoli cittadini”.

“Il futuro, che vede all’orizzonte nuovi farmaci sempre più efficaci ma anche più costosi, non può prescindere dalla conferma che lo Stato deve farsi carico di dare a ogni cittadino il farmaco di cui ha bisogno, come Aifa è riuscita a fare con il piano per l’eradicazione dell’epatite C. Da quando sono direttore generale di Aifa, da gennaio 2017 a oggi, il trattamento di 83.953 pazienti è costato allo Stato circa 416 milioni di euro. In precedenza, dal 2014 a dicembre 2016, la spesa era stata pari a 1.885 milioni per il trattamento di 64.633 pazienti; ma è giusto ricordare che chi fece quella trattativa la fece nel confronto con una sola azienda proprietaria del farmaco salvavita. Il giudizio sull’operato di Aifa lo lascio alle dichiarazioni delle associazioni dei pazienti affetti da epatite C”.

“Sono molto orgoglioso dell’accelerazione che abbiamo ottenuto nel percorso dell’approvazione dei nuovi farmaci, e in particolare quanto è accaduto ad esempio per Spinraza (nusinersen) il primo farmaco per il trattamento per la Sma (Atrofia Spinale Muscolare) – osserva Melazzini – In un Paese dove per colpa di certa politica suggestionabile lo Stato stava per regalare miliardi a ciarlatani senza scrupoli (vicenda stamina), Aifa è riuscita in tempi record ad approvare, a un prezzo nettamente inferiore al costo di mercato, il farmaco per la terapia reale di bambini, adolescenti e giovani adulti colpiti da quella terribile malattia. Così come, in ossequio alla giusta legge sull’obbligo per i vaccini, nel dicembre scorso abbiamo richiamato al tavolo tutte le industrie produttrici per abbassare il prezzo fissandolo per il prossimo quadriennio”.

Melazzini ha ringraziato in particolare “chi in Aifa mi ha aiutato a porre rimedio al grave ritardo con i quali venivano finanziati i progetti di ricerca indipendente. Al mio arrivo, nel 2016, i fondi erano fermi al bando 2012. Abbiamo recuperato il tempo perduto, oggi siamo perfettamente allineati. Ho il rammarico di non potere affermare lo stesso con i tempi medi europei di autorizzazione di tutti i farmaci, ma grazie all’accordo con le altre istituzioni dello Stato abbiamo intrapreso la via corretta e sono convinto che in pochi mesi Aifa sarà perfettamente allineata anche in quel delicatissimo settore”.

(Fonte: Adnkronos)

 

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