I dati dell'Osservatorio nazionale Waste Watcher

Alimenti: lo spreco si fa in casa,
145 chili in pattumiera ogni anno

di oggisalute | 2 febbraio 2017 | pubblicato in Attualità
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In Italia circa 145 chili di cibo ogni anno a famiglia finisce nella pattumiera, per un costo di 360 euro. L’Osservatorio nazionale Waste Watcher, di Last Minute Market/Swg, fotografa lo spreco alimentare nel nostro Paese che si consuma per il 75% proprio nelle case degli italiani.

Allo spreco domestico (12 miliardi) vanno poi sommate le perdite in campo (circa 1 miliardo e 25 milioni), gli sprechi nell’industria (circa 1 miliardo e 160 milioni) e nella distribuzione (circa 1 miliardo e 430 milioni). Si arriva così al valore complessivo di 15 miliardi e 615 milioni di spreco alimentare annuo, riferito all’anno 2015 (elaborazione Distal Università di Bologna e Last Minute Market su dati Borsa Merci Bologna).

Dalla nuova rilevazione Waste Watcher emerge ancora una scarsa informazione dei cittadini sulla normativa anti-spreco entrata in vigore qualche mese fa (legge 166/2016): solo 6 italiani su 10 (il 59% degli intervistati), infatti, sanno che esiste una nuova legge dedicata al recupero, e alle policies e pratiche anti-spreco. E il 90% degli italiani dichiara di non conoscere i contenuti del provvedimento o di averne solo vaghe informazioni.

I nuovi dati Waste Watcher riguardano anche uno degli strumenti chiave per la riduzione degli sprechi nella filiera del cibo: la ‘family bag’ in cui inserire il cibo non consumato al ristorante per portarlo a casa. Una soluzione che viene giudicata valida nella prevenzione degli sprechi dall’80% degli intervistati, ed efficace/funzionale per il 73%. Ma un italiano su 2 teme che non sarà supportata dai ristoratori e il 75% auspica l’introduzione diffusa con un design elegante per superare l’imbarazzo legato al fatto di portarsi a casa gli avanzi del pasto.

Waste Watcher 2017 fotografa gli italiani stessi, dividendoli in 6 ‘cluster’ che raccontano un Paese spaccato in 2 ma anche una crescente attenzione al fenomeno: il 57% si dimostra attento e sensibile al tema (con un 22% di veri e propri ‘virtuosi’, un 28% di ‘attenti’ e un 7% di ‘attenti per necessità’); mentre il 43% rimane nell’area dello spreco (27% di ‘incoerenti’, 12% di ‘spreconi’ e 4% di ‘incuranti’).

In tema di prevenzione, il 65% degli intervistati punta sul check in dispensa per controllare cosa serve veramente prima della spesa; per l’85% la soluzione è una lista della spesa da compilare prima di entrare al supermercato per evitare acquisti impulsivi; il 53% congela i cibi che non si mangeranno a breve; il 52% presta attenzione alle quantità di cibo che intende cucinare; il 50% raccomanda di verificare che i cibi scaduti siano davvero andati a male, prima di buttarli.

(Adnkronos)

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