Le sei regole degli esperti

“Cybernonni” con mente più smart,
ma pochi usano internet

di oggisalute | 8 ottobre 2016 | pubblicato in Attualità
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Avete i capelli bianchi e temete che la mente possa ‘perdere colpi’? Aprite un profilo Facebook, o iniziate a twittare. Solo 1 over 65 su 10 naviga in Rete: sono appena 772 mila gli utenti abituali con i capelli bianchi contro gli 8 milioni e mezzo di adulti tra i 35 e i 54 anni. Ma i cybernonni tengono la mente in allenamento. #SOCIALmente, infatti, è il consiglio che viene da un esperto. Giuseppe Alfredo Iannoccari, neuropsicologo, docente a contratto all’Università Statale di Milano e presidente di Assomensana, non ha dubbi: cimentarsi in nuove imprese e imparare a fare cose che si pensavano impossibili da realizzare è il primo passo per tenere la mente in allenamento. Allora basta parole crociate e tv: meglio un profilo Facebook, occasione per aprirsi al mondo.

“Il primo errore – spiega Iannoccari – è credere che nulla si possa fare per fronteggiare l’invecchiamento cognitivo. Il cervello è un organo plastico: subisce le lusinghe del tempo che passa, ma è in continua evoluzione. A partire dai 28/30 anni, dopo il picco dell’efficienza mentale che si ha verso i 25 anni, si iniziano a perdere neuroni, circa centomila ogni giorno. Questo significa che a 50 anni quasi un quarto del nostro potenziale è rimasto dietro di noi. Ma guardiamo al potenziale che ancora abbiamo e che può essere un patrimonio da investire per ‘vivere di rendita’ con il passare degli anni”.

“Ci sono tante regole e moltissime strategie. Questi 6 semplici esercizi creano nuove connessioni a livello dei neuroni – spiega Iannoccari, presidente di Assomensana – riempiono la memoria, tengono in allenamento le capacità cognitive, insegnano al cervello cose nuove che riempiono gli spazi lasciati dai neuroni persi. Le lesioni dell’Alzheimer o la demenza senile non siamo in grado ancora di farle regredire, ma possiamo fare in modo che i sintomi della malattia siano tenuti a bada”.

1) Diventare social. Oggi gli anziani, gli over 65 hanno un’opportunità enorme: internet e i social. Imparare a mandare una mail, a navigare in internet, a scrivere un post su Facebook è divertente e stimolante. Quando si è sicuri di Facebook, passare a Twitter e via così. Purché sia una nuova avventura.

2) Andare a caccia di parole. Per due giorni scrivere su un quaderno tutte le parole che iniziano con la A, il giorno dopo con la B e così via. Bastano dieci minuti. Poi rendere l’esercizio via via più difficile: per esempio, tutte le parole che iniziano con Al e finiscono con una vocale.

3) Gioco del 3. Apprendere una notizia positiva e piacevole e ripeterla a 3 persone differenti. La prima volta la racconteremo in modo più confuso. La seconda volta saremo più precisi. La terza potremo dire di averla memorizzata.

4) Scacchi e dintorni. Scacchi, carte, sudoku: a ognuno il suo. Gli scacchi sono in assoluto l’attività da preferire. Giocare a carte è un buon esercizio purché non sia sempre lo stesso gioco. L’enigmistica è un discorso a parte: fare le parole crociate è un buon esercizio ma richiede anche una preparazione culturale. Gli esercizi mentali devono poter essere fatti da tutti e affrontati con le proprie capacità mentali non con le proprie conoscenze.

5) Sovvertire le regole. Ci mettiamo sempre la crema con la mano destra? Per un po’ insegniamo alla sinistra a stenderla sul viso. Facciamo sempre la stessa strada? Cambiamo percorso. Cambiamo le regole, spezziamo la routine dei gesti. Il cervello dovrà venirci dietro ed apprendere nuove abitudini.

6) La sera, a letto, prima di prendere sonno ripensare alla giornata trascorsa. Non per fare un bilancio o darsi un voto. Ma per ripassare le cose fatte, le persone viste, anche nel dettaglio. Si ricostruisce la memoria a breve termine e si posizione nella casella della memoria a lungo termine.

(Fonte: Adnkronos)

 

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