L’immunoterapia quarto pilastro nella lotta al cancro

Farmaci immunoterapici:
svolta nella lotta ai tumori

di oggisalute | 14 marzo 2016 | pubblicato in Attualità
immunoterapia-oncologica_021-536x358

Colpiscono il tumore liberando i freni che bloccano il sistema immunitario; i loro meccanismi d’azione innovativi permettono maggiori opportunità di combinazioni; hanno un profilo di sicurezza unico; promettono migliori risultati a lungo termine grazie alla “memoria immunologica” e alla conseguente adattabilità della terapia.

Sono i “principi attivi” dell’immunoterapia, considerata ormai il quarto pilastro nel trattamento del cancro insieme a chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Molecole innovative che stanno dimostrando di avere il potenziale per migliorare la sopravvivenza a lungo termine e l’esito clinico di diversi tumori maligni “difficili” come il melanoma e il tumore del polmone.

Un obiettivo fondamentale alla luce del fatto che, nonostante i progressi degli ultimi decenni, la mortalità per tumore resta elevata: nel 2011 in Italia si sono registrati circa 175.000 decessi (quasi 99.000 tra gli uomini e quasi 77.000 tra le donne), vale a dire circa 3 ogni 1.000 persone. Il potenziale di questi nuovi farmaci si scontra però con l’annoso problema dell’accesso e della sostenibilità per il Servizio Sanitario.

Che l’immunoterapia rappresenti il futuro dell’oncologia sono convinti clinici, ricercatori e aziende che oggi incontrano il mondo dell’informazione nel Corso di Formazione Professionale Immunoterapia: la nuova frontiera per la lotta ai tumori, promosso dal Master di comunicazione scientifica della Sapienza “La Scienza nella Pratica Giornalistica”, con il supporto di MSD Italia.

Le patologie tumorali nel nostro paese, come in tutti i paesi industrializzati, sono ampiamente diffuse e rappresentano una delle principali cause di decesso. I tumori più frequenti, escludendo le neoplasie della pelle, risultano essere quelli del colon-retto, della mammella e della prostata, seguiti dal tumore del polmone e della vescica. “Al 2014 oltre 2,9 milioni d’italiani hanno avuto una diagnosi di tumore nel corso della loro vita, con le donne che mostrano una più alta prevalenza (56%) rispetto agli uomini (44%)» afferma Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. «Per quanto riguarda, invece, l’incidenza, le più aggiornate stime dell’AIRTUM riportano come ogni anno vengano diagnosticati circa 1.000 tumori al giorno, con un tasso annuale di circa 6 casi ogni 1.000 persone, maggiore negli uomini (6,9/1.000 abitanti/anno) che nelle donne (5,4/1.000 abitanti/anno). Tuttavia, confrontando i dati del 1996 con quelli più recenti disponibili del 2014, si nota un significativo decremento della mortalità, del 18% tra gli uomini e del 10% tra le donne”.

Lascia un commento

Protezione anti-spam *