Al via XXI congresso nazionale Unpisi

Prevenzione e sicurezza sul lavoro:
“Servono più risorse e investimenti”

di giulio giallombardo | 30 novembre 2015 | pubblicato in Attualità
prevenzione

Promuovere la cultura della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro per il benessere dei cittadini. Questi gli obiettivi del XXI congresso nazionale Unpisi (Unione nazionale personale ispettivo sanitario d’Italia), che si terrà, dall’1 al 4 dicembre, all’Hotel Belvedere di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia.

Quattro giorni di lavoro, articolati in dieci eventi formativi, proiezioni cinematografiche a tema e cene di gala, in cui i tecnici della prevenzione si confronteranno per accrescere le proprie competenze su alcuni dei temi attualmente in evoluzione, sia come normativa che come metodiche d’approccio professionale.

Tanti gli argomenti che saranno affrontati nel corso del congresso (qui il programma completo). Si parlerà di rischio chimico, dei metodi e strumenti legati al nuovo codice di prevenzione degli incendi, di gestione integrata dei servizi di prevenzione, qualità, ambiente e sicurezza. Si farà il punto sull’analisi del rischio Legionella e sulle nuove indicazioni operative del piano di autocontrollo, e ancora, si parlerà di sicurezza alimentare, con un approfondimento su prodotti erboristici e integratori alimentari. Non mancherà, infine, un corso dedicato alla comunicazione dei rischi legati ai cantieri edili e di pubblico spettacolo.

Martedì 1 e giovedì 3 dicembre, inoltre, dopo le attività formative, sarà possibile sorseggiare un aperitivo e successivamente assistere alla proiezione di film che hanno affrontato alcuni dei temi connessi agli ambiti della professione. Al temine delle proiezioni pubbliche sarà aperto un dibattito per confrontarsi sul tema della serata con rappresentanti del mondo istituzionale, delle imprese e del lavoro.

“Il problema nel nostro settore – spiega a Oggisalute Maurizio Di Giusto, vicepresidente nazionale Unpisi – sta proprio nello scarso investimento nei servizi. Spesso, strutture che servono grandi città, quindi con un vasto bacino d’utenza, impiegano pochissimi tecnici della prevenzione, a discapito della sicurezza dei cittadini. Nel settore pubblico mancano risorse per i concorsi bloccati e per i vincoli di bilancio. I privati, invece, investono poco, limitandosi allo stretto indispensabile. Occorre invertire questa tendenza, puntando sempre di più sulla cultura della prevenzione, cosa che la nostra associazione sta facendo sia in termini economici, che in professionalità”.

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