Presentata indagine al congresso nazionale Sigo

Sessualità al femminile, è boom
per il contraccettivo smart

di oggisalute | 21 ottobre 2015 | pubblicato in Attualità
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Il 37% delle italiane under 30 vuole più informazioni su benessere e salute sotto le lenzuola. E una su due desidera saperne di più su tutti i metodi contraccettivi disponibili. È quanto emerge da un’indagine internazionale condotta in 12 Paesi su oltre 5.900 donne d’età compresa tra i 20 e i 30 anni, di cui 500 italiane.

La ricerca viene presentata al 90° Congresso Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) che riunisce, fino a oggi a Milano, oltre 2.500 specialisti. “Le giovani donne non hanno ancora una corretta cultura sulla sessualità – afferma Paolo Scollo, presidente Nazionale SIGO -. Sei su 10 ritengono sia normale provare dolore durante i rapporti sessuali. Il 56% non conosce la posizione esatta della vagina. Mentre per il 5% il coito interrotto può essere un valido modo per prevenire una gravidanza indesiderata”.

Ma dal meeting di Milano emerge la sempre maggiore attenzione sui contraccettivi di ultima generazione. In particolare si registra anche nel nostro Paese il grande successo di Jaydess, il sistema intrauterino smart più piccolo al mondo già campione dei vendite negli Stati Uniti. “Il 44% delle italiane vuole cambiare il contraccettivo che sta attualmente utilizzando – afferma Valeria Dubini, consigliere Nazionale SIGO -. I principali motivi di questa scelta? Innanzitutto c’è voglia di maggiore protezione contro le gravidanze indesiderate. Poi si cerca un metodo che azzeri i possibili rischi di assunzione o utilizzo e che liberi dalla routine contraccettiva. Jaydess risponde perfettamente a queste due richieste. Ha un’efficacia di oltre il 99% per tre anni ed è un sistema “fit and forget” ovvero metti e dimentica. Una volta inserito in utero la donna non ha più preoccupazioni. Non interferisce con i rapporti sessuali anzi ne favorisce la spontaneità. L’87% delle italiane ha mostrato interesse per questi metodi”.

“Nel nostro Paese sui sistemi intrauterini esistono ancora troppi falsi miti – sottolinea Emilio Arisi, presidente della Società di Medicina Italiana della Contraccezione (SMIC) -. Una donna su cinque pensa infatti che non siano adatti per le donne che non hanno mai avuto un figlio. Il 24% crede che possano compromettere la fertilità femminile. E per il 12% invece provocano un aumento di peso. I dispositivi di ultima generazione non presentano questo genere di controindicazioni. Hanno dimensioni molto ridotte e quindi possono essere utilizzati anche da chi non ha mai affrontato una maternità. Inoltre a differenza dei vecchi metodi ormonali, che agivano a livello sistemico, hanno un’azione locale. La concentrazione di progestinico nel sangue risulta così minima”.

Sempre secondo l’indagine, presentata al congresso dei ginecologi, oltre il 20% delle 20-30enni italiane ha appreso su internet informazioni false, o non esatte, sulla sessualità. “La Rete è il luogo dove nascono e crescono queste bufale molto diffuse anche tra le non giovanissime – prosegue Scollo -. Il 2% delle ragazze crede addirittura che esista un legame tra il numero di scarpe e le dimensioni del pene. Per il 4% un bagno caldo dopo un rapporto non protetto può rappresentare un’alternativa alla pillola del “giorno dopo”.

Sono gravi lacune che si devono colmare con una maggiore informazione corretta. Per questo la SIGO ha realizzato il booklet Tutto quello che devi sapere sulla contraccezione “fit and forget”. Sarà distribuito nei prossimi mesi negli ambulatori di ginecologia e nei consultori del nostro Paese.

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