Superare gli stereotipi sin dalla scuola dell'obbligo

Educare alla differenza di genere:
illusione o necessità?

di federica di martino | 27 novembre 2014 | pubblicato in Attualità
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Recentissima la proposta di legge, depositata in Senato, sottoscritta da più parti, che vedrebbe l’introduzione dell’educazione di genere all’interno delle scuole e delle Università. Comprendere l’importanza di una cultura legata al genere rende conto di un Paese ancora intrappolato in stereotipi difficilmente scardinabili e a cui risulta necessario far fronte.

Cosa indichiamo quando parliamo di genere? Termine troppo inflazionato, ma forse anche poco conosciuto rispetto al suo significato intrinseco. Esso indica un sistema di ruoli e relazioni fra uomini e donne, inquadrato storicamente all’interno di un preciso sistema sociale e culturale. Il genere dunque non deriva esclusivamente da un dato biologico, ma anche e soprattutto di ruoli tipicamente inquadrati e dunque interiorizzati, legandosi dunque a ciò che appartiene o meno ad uno dei due sessi.

Questa tipizzazione conduce evidentemente a schematizzazioni stereotipiche, che vogliono attribuite al genere maschile caratteristiche di forza, assertività, e senso pratico, a fronte di un genere femminile votato al senso di accoglienza, accudimento e propensione per attività intellettuali.

Il rischio è dunque quello di occupare posizioni e ruoli prescritti dalla società, cosa che in tempi più recenti, a fronte di una maggiore emancipazione femminile lavorativa e dunque familiare, deve prevedere necessariamente una revisione.

Educare al genere, già a partire dalle scuole dell’obbligo, implica dunque la necessità di educare alla differenza di genere, laddove essa promuova la decostruzione di atteggiamenti discriminatori a favore di una cultura inclusiva, che renda conto delle singolarità di ciascuno.

Come può dunque il sistema scolastico favorire il processo di differenza di genere? Divenire uomini e donne non rientra in un processo lineare, è una costruzione che sottende ad inclinazioni individuali. Il ruolo del sistema educativo sarà dunque quello di predisporre un tessuto culturale libero da condizionamenti, riconoscendo e decostruendo i modelli stereotipati, in modo da sviluppare un senso critico.

Di fondamentale importanza, la necessità di coinvolgere nel processo educativo e formativo, le famiglie, intrise anch’esse di un retroterra culturale e sociale di natura stereotipata.

Una rivoluzione culturale, sociale e umana, risulta l’elemento necessario al fine di poter porre le basi per un nuovo futuro, in cui le individualità di ognuno diventino il vero fulcro della propria identità, laddove la differenza possa identificarsi come valore aggiunto a cui attingere e non mera discrepanza a cui porre riparo.

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