Studio presentato alle Molinette di Torino

Violenza sulle donne, test svelerà
se si è vittime di abusi

di oggisalute | 19 settembre 2014 | pubblicato in Attualità
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Arriverà in Italia un test del Dna che permetterà, come già accade negli Usa, di sapere se una persona è stata vittima di violenza e maltrattamenti e da quanti anni lo è.

Questo rivoluzionario test è stato presentato oggi all’ospedale Molinette di Torino, durante il Convegno “La salute della donna vittima di violenza: la prova dei maltrattamenti e le conseguenze psicologiche”, organizzato dal dottor Patrizio Schinco (responsabile Centro Demetra dell’ospedale Molinette), dall’avvocato Beatrice Rinaudo (penalista e tributarista) e dalla dottoressa Silvia Donadio (responsabile Centro Soccorso violenza sessuale dell’ospedale Sant’Anna di Torino). Parteciperanno esperti in materia, quali Magistrati della Procura della Repubblica di Torino, Criminologi, Giudici di Famiglia, Psicologi, Medici Legali.

Ma esiste la possibilità di documentare il danno correttamente in sede giudiziaria? Questo è il significato del Convegno: “La Salute della Donna Vittima di Violenza: la prova dei maltrattamenti e le conseguenze patologiche”, dove legali, psicologi, criminologi e medici specialisti portano le loro conclusioni in merito, anche per fornire al sistema giudiziario la documentazione necessaria a garantire alle vittime di violenza una corretta tutela ed un equo procedimento giudiziario.

A partire dalla raccolta delle prove, dalla loro corretta conservazione e trasmissione al sistema giudiziario fino alla possibilità di documentare l’alterazione dell’espressione genica che attraverso la Metilazione del Dna influenza numerose caratteristiche individuali.

L’esecuzione del Test della lunghezza dei Telomeri (possibile con costi limitati ed ormai alla portata di numerosi Laboratori) potrebbe documentare con elevata specificità una storia di maltrattamento ed abuso al di là di ogni ragionevole dubbio. Attualmente questo test non viene eseguito in strutture pubbliche a scopo diagnostico, ma lo è per ricerca (anche a Torino ad esempio) e la sua esecuzione potrebbe essere richiesta a scopo sia clinico che giudiziario.

Una recente ricerca apparsa sulla rivista scientifica “Molecular Psychiatry” ha rivelato che le conseguenze delle punizioni e delle violenze sono cicatrici invisibili che rimangono nella psiche e, sorprendentemente, nel Dna. Sono state intervistate le madri di 236 bambini che avevano subito violenze domestiche, assistito a comportamenti violenti tra i genitori o erano stati vittima di bullismo ed è stata misurata la lunghezza dei loro telomeri. Si tratta delle piccole porzioni di Dna che si trovano alle estremità dei cromosomi e che si accorciano ad ogni divisione cellulare fungendo da veri e propri indicatori della longevità dell’individuo. I ricercatori che hanno misurato la lunghezza dei telomeri del gruppo di bambini maltrattati hanno osservato un accorciamento di queste strutture pari ad un invecchiamento prematuro di circa 7-10 anni.

Da sottolineare che i casi di violenza e maltrattamenti che transitano presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino sono purtroppo in costante aumento. L’analisi provvisoria dei dati del 2014 fino a giugno ha mostrato un incremento valutabile intorno al 15% .

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