A Gela il "Focus sul carcinoma prostatico"

Il tumore alla prostata fa sempre meno paura
Le nuove terapie e i nuovi modelli di assistenza

di valerio droga | 24 giugno 2014 | pubblicato in Cure e terapie,Ricerca
gela ospedale

Con 6.800 nuovi casi ogni anno è il primo fra i tumori ma anche uno dei meno aggressivi, solo al terzo posto, infatti, come causa di decesso. Stiamo parlando del carcinoma alla prostata e i dati si riferiscono alla Sicilia, dove interessa il 17% del totale delle nuove diagnosi tumorali, di solito in età avanzata.

Sia per la natura stessa di questa forma di neoplasia, sia grazie alle nuove chance terapeutiche a disposizione, il trend di sopravvivenza è in rassicurante aumento, come del resto per tutti i tipi di tumori. A due anni, però, dalla messa in commercio di una nuova classe di farmaci, si rende necessario intraprendere un percorso terapeutico condiviso tra urologi e altri addetti ai lavori, per definire una strategia comune.

A questo scopo, il 28 giugno prossimo, all’Auditorium del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela (CL), si terrà il meeting Focus sul carcinoma prostatico. “Non un classico aggiornamento frontale, bensì un momento di confronto sui temi chiave, aperto a tutti gli operatori del settore – afferma  Roberto Valenza, responsabile scientifico dell’incontro e direttore dell’unità di Oncologia dell’ospedale – dai medici urologi ai radiologi, dai medici di famiglia agli oncologi, dai terapisti del dolore ai medici di medicina nucleare, coinvolgendo anche i farmacisti ospedalieri, gli infermieri e le associazioni di volontariato”.

Insomma, sarà l’occasione per mettere insieme tutti i tasselli del puzzle della patologia, per approcciarsi alla malattia stessa in maniera efficiente ed efficace, seguendo il paziente dalle prime fasi fino alla guarigione o, nei casi peggiori, fino all’epilogo. “In ogni caso – continua il dottor Valenza – è prioritario garantire alla persona il massimo dell’assistenza, facendo ciò che è in nostro potere per assicurare al paziente livelli di sopravvivenza elevati e standard di qualità di vita soddisfacenti. Fondamentale è riuscire ad aggredire la malattia tempestivamente, per questo serve il coinvolgimento di tutte le figure professionali, a partire dai medici di medicina generale”.

L’iscrizione al corso è gratuita e può avvenire attraverso il portale della segreteria organizzativa dall’indirizzo web www.bibacongressi.com.

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