Entro pochi anni potrebbe essere sul mercato

Aids, sperimentato in Italia il primo vaccino terapeutico per bambini

di oggisalute | 2 dicembre 2013 | pubblicato in Attualità,Cure e terapie
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È il virus che fa più paura, che può essere tenuto a bada ma non sconfitto, non ancora. Stiamo parlando dell’Hiv, responsabile dell’Aids. In Italia è stato sperimentato il primo vaccino pediatrico terapeutico al mondo. Il test è avvenuto con successo all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos one, rivista open source, così da consentire ai ricercatori di tutto il mondo di accedere gratuitamente e nell’immediato ai risultati e proseguire la strada aggiungendo il proprio contributo. La ricerca è stata condotta dall’immunoinfettivologo Paolo Palma, dell’equipe del professor Paolo Rossi in collaborazione con l’università di Roma Tor Vergata, su venti bambini nati infetti per via materna.

Si tratta, va sottolineato, di un vaccino terapeutico, non esiste infatti, al momento, un vaccino preventivo contro l’Hiv. La somministrazione del vaccino, abbinata, in uno dei due gruppi di bambini, alla terapia antiretrovirale classica, ha determinato il significativo aumento di risposte immunologiche potenzialmente in grado di determinare il controllo della replicazione del virus. La vaccinazione terapeutica è già in fase avanzata di sperimentazione nell’adulto, ma la prima volta che avviene sui bambini. In questo modo si spinge il sistema immunitario a reagire contro il virus che lo ha infettato, tenendolo sotto controllo, riducendo il ricorso ai farmaci. La fase B della sperimentazione prevede la somministrazione precoce della terapia farmacologica antiretrovirale, la successiva vaccinazione e, in età adolescenziale, la sospensione della terapia farmacologica per brevi periodi, con l’obiettivo futuro di arrivare ad una definitiva sospensione dei farmaci.

Tutto ciò determinerebbe tre conseguenze non trascurabili: da una parte, si eviterebbe il rischio di fallimenti dovuti al non seguire con costanza la terapia, dall’altra, un ricorso minore ai farmaci eviterebbe nel lungo periodo effetti tossici, infine, una contrazione dei costi, per i sistemi sanitari nazionali e per i singoli pazienti: un anno di terapia farmacologica per un solo paziente costa circa 20 mila euro. I tempi per la sua commercializzazione potrebbero essere relativamente brevi: entro pochi anni il vaccino potrebbe essere già sul mercato, intanto ha ricevuto il via libera dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.

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