World Vegan Day 2013

Giornata mondiale Vegan, le iniziative
Una scelta etica, ecologica e salutista

di valerio droga | 30 ottobre 2013 | pubblicato in Attualità,Curarsi naturalmente,Prevenzione
tagliatelle porcini

Domani sarà la Giornata mondiale Vegan. Ma chi sono i vegani? Chiariamolo subito. Spesso, infatti, si fa confusione: vegani e vegetariani, ma non sono la stessa cosa? La radice morfologica comune non deve mettere confusione, i vegani sono coloro che oltre a non mangiare animali non si cibano neppure di tutti i derivati di natura animale.

“Perché mai? – chiederanno alcuni – se mangio un uovo, una fetta di formaggio o bevo una tazza di latte non sto uccidendo nessuno!”. Alla base di questa scelta così radicale c’è sì una motivazione etica, ma anche una ecologica e una salutista.

Una scelta etica.
A provare sensazioni di dolore fisico, stress, emozioni e sentimenti non sono soltanto i cani del nostro giardino o i gatti che si accoccolano sul nostro divano, ma conigli, mucche, galline, maiali non sono certo da meno. Ma spesso non sottovalutiamo tanto le emozioni dei nostri amici a quattro o due zampe quanto le nostre stesse, la nostra naturale propensione alla compassione, alla condivisione di un’emozione, bella o brutta che sia, secondo il principio dell'”occhio non vede cuore non duole“. Non basta non uccidere un animale per avere la coscienza a posto, secondo alcuni, ma anche non essere responsabili del suo maltrattamento: basta vedere cosa succede negli allevamenti industriali per capire di cosa stiamo parlando.

Una scelta salutista.
Salutista, sottolineo, non necessariamente salutare, per questo dovremmo consultare il parere di dietologi, dietisti e nutrizionisti, ma è abbastanza prevedibile che animali allevati in condizioni di fortissimo stress non debbano fornire alimenti proprio sani, siano essi le carni o altro. Inoltre, ci sono prodotti che secondo alcuni non rientrerebbero nell’alimentazione naturale dell’essere umano adulto, come il latte e derivati. L’obiezione più frequente da parte dei vegani è che l’uomo sia l’unico mammifero a bere latte anche dopo lo svezzamento, per altro di un’altra specie, quindi con proprietà organolettiche e nutritive non diverse da quelle che servono al nostro organismo. Secondo le associazioni vegan, molte malattie degenerative e soprattutto quelle cardiovascolari (prima causa di morte nel mondo occidentale) verrebbero in gran parte scongiurate da un’alimentazione priva di grassi e proteine animali, fra queste il cancro, il diabete, l’osteoporosi e, in generale, il sovrappeso e l’obesità.

Scegliere di ricorrere solo al vegetale non significa però rinunciare al piacere della tavola: non è mica tutta verdurine e germogli! Esistono appetitosi primi piatti, sformati, dolci, torte salate e perfino snack che non usano derivati animali, non si tratta neppure di ricette esotiche, ma la maggior parte di esse può essere attinta alla dieta ‘povera’ della nostra tradizione mediterranea, accantonando così i gusti a cui l’industria alimentare ci ha abituato negli ultimi decenni.

Una scelta ecologica ed economica.
Una decisione del genere se  a livello del singolo non ha ricadute se non sulla propria salute e quella degli amici animali, se venisse condivisa da sempre più persone nel mondo porterebbe a conseguenze positive sull’ambiente e la vita del pianeta in generale, con ricadute positive anche sull’economia complessiva, che oggi fa sempre più i conti con la scarsità di risorse, incapaci di sostenere la crescita del pil: si veda a tal proposito la teoria della cosiddetta “decrescita felice“.

Per consumo di risorse, infatti, carne, pesce, latticini e uova sono cibi molto dispendiosi, inefficienti e inquinanti. Un vitello, per esempio, per raggiungere un peso di 500 chili, partendo dal peso iniziale, pare debba consumare oltre 1.200 chili di cereali. Invertendo i numeri, con 1.200 chili di cereali si otterrebbero 250 chili di carne, ovvero circa 200 grammi di carne ogni chilogrammo di cereali. Questo significa che l’eccedenza potrebbe essere utilizzata per alimentare chi muore di fame nel mondo, invece che i nostri cari animali da macello. Senza contare lo spreco di risorse idriche e l’inquinamento che ne deriva. La scelta vegan farebbe risparmiare il 90 per cento delle risorse: terreni, sostanze chimiche, acqua, vegetali, energia. Eviterebbe la deforestazione, l’inquinamento da deiezioni animali e l’effetto serra (il 18 per cento delle emissioni di gas serra sono dovute agli allevamenti, contro il 13,5 per cento dell’intero settore dei trasporti). Insomma, attualmente sembra la soluzione alimentare più ecosostenibile, capace cioè di mantenersi nel tempo auto ‘alimentandosi’, consentendo la rigenerazione delle stesse risorse.

Cos’è dunque il World Vegan Day? Quella di domani sarà una giornata dedicata alla divulgazione di informazioni sulla dieta vegana, partendo dall’esempio pratico. Il network animalista AgireOra propone a tutti i vegan di impegnarsi in piccole iniziative personali, che vanno dal preparare degli assaggi vegan e portarli in ufficio ai colleghi o a scuola assieme a qualche pieghevole informativo, all’organizzare una serata con alcuni amici proponendo la proiezione di un documentario sul tema della scelta vegan, dal distribuire il pieghevole “Perché vegan?” davanti alle università al divulgare la locandina sul World Vegan Day attaccandola al finestrino posteriore dell’auto, in bacheca, in ufficio, a scuola, in biblioteca, in sale d’aspetto o nei negozi, col permesso del gestore, al diffondere lo spot radio “Gli animali sono tutti uguali”, che spiega come non vi sia alcuna differenza tra animali domestici e animali ‘da fattoria’.

AgireOra Network è un contenitore di iniziative su varie tematiche animaliste o ad esse legate, iniziative promosse da varie entità che aderiscono alla rete o che sono consulenti scientifici o legislativi all’interno del network.

Sono sempre di più i personaggi noti che hanno aderito alla dieta vegana o a quella vegetariana, per motivazioni a volte diverse, da Umberto Veronesi a Paul McCartney, da Tobey Maguire, l’attore di Spiderman, alla bella Natalie Portman, vegetariana dall’età di otto anni, da Pamela Anderson allo scrittore  Jonathan Safran Foer, da Joaquin Phoenix a Moni Ovadia, dai convinti vegani Prince e Red Ronnie a personaggi che hanno fatto la storia, come Pitagora, Empedocle, Leonardo da Vinci, Lev Tolstoj e il Mahatma Gandhi.

Andando a questo link è possibile consultare una vera e propria guida passo passo per superare tutti i maggiori pregiudizi attorno alla scelta vegana. Qui è invece scaricabile la locandina dell’evento.

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