L’alimentazione nel trapiantato di rene

di oggisalute | 23 gennaio 2013 | pubblicato in Nutrizione
barbara

Pubblichiamo l’articolo della Dott.ssa Barbara Ciccarelli Biologo Nutrizionista che prima di esercitare la libera professione ha effettuato un tirocinio ospedaliero pratico post-laurea nell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

Il suo tirocinio era centrato proprio sulla gestione di una corretta nutrizione in ambito nefrologico e sull’approfondimento di tutte le tematiche nutrizionali in relazione a patologie acute e croniche, trattamento dialitico e trapianto renale nei pazienti ricoverati con successivo confezionamento di un programma dietetico personalizzato seguendo anche il follow-up ambulatoriale dei pazienti nefropatici, dall’età pediatrica all’età senile avanzata, con relativa personalizzazione dei piani nutrizionali. Inoltre la dott.ssa ha svolto attività di tutoraggio verso i tirocinanti di Scienza della Nutrizione che frequentavano il reparto, attraverso delle mini-valutazioni nutrizionali per valutare il rischio di malnutrizione ospedaliera nell’unità operativa di Nefrologia-Dialisi e Trapianto.

L’alimentazione nel trapiantato di rene

La maggior parte dei pazienti che hanno subito un trapianto renale tendono al sovrappeso poichè l’utilizzo di farmaci immunosoppressori e cortisonici, genera tra gli effetti collaterali l’aumento dell’appetito, della massa grassa e la ritenzione idrica di sodio e di acqua. Questo aumento porterà ad assumere calorie superiori al reale fabbisogno energetico.

Il controllo del peso assume quindi un ruolo fondamentale all’interno della terapia e dello stile di vita. Il primo strumento da utilizzare è una corretta alimentazione. Il regime alimentare da seguire non sarà molto differente da quella di un individuo non trapiantato e sarà molto più facile da seguire rispetto a quella prescritta in corso di dialisi.

E’ importante variare l’alimentazione seguendo, in maniera orientativa, le seguenti indicazioni. Per la colazione, preferite latte parzialmente scremato o yogurt accompagnati da fette biscottate o biscotti secchi, saltuariamente anche da una fetta di torta.
Per pranzo e cena consumate un primo piatto di pasta condita con sugo semplice tipo pomodoro, un secondo a base di carne o pesce, con un contorno abbondante di verdure, infine pane comune oppure integrale.

Si potranno consumare anche formaggi 2-3 volte la settimana, evitando quelli molto saporiti e stagionati a causa del loro alto contenuto di sale. Evitate possibilmente i salumi tranne prosciutto crudo magro dolce o bresaola. Potrete mangiare un uovo alla settimana.

Consumate la frutta fresca di stagione durante la giornata oppure a fine pasto, a seconda delle abitudini personali.
Utilizzate come condimento olio extravergine di oliva e fate attenzione ai metodi di cottura evitando fritti e soffritti, preferendo cotture alla piastra, griglia e forno.

Limitate il consumo di vino ad un bicchiere a pasto, evitate bevande gasate o succhi di frutta perché eccessivamente ricchi di zuccheri semplici. Infine, non trascurate il consumo di legumi e di cibi integrali entrambi ricchi di fibra, valido aiuto per la funzione intestinale e la riduzione del sovrappeso. È importante controllare il peso e la pressione con regolarità.

Lavoro, sport, tempo libero

Finito il periodo di convalescenza, nel 90% dei casi, potrete riprendere a lavorare e a recuperare le attività che avevate sospeso a causa dei limiti imposti dalla dialisi. Per quanto riguarda lo sport, una sana attività fisica è vivamente consigliata in quanto rinforza i muscoli e le ossa, svolge un’azione anti-arteriosclerotica e permette anche di prendere contatto con i mutamenti del vostro corpo dopo il trapianto.Nei primi due mesi successivi all’intervento si sconsigliano passeggiate troppo lunghe e affaticanti. Trascorso questo periodo si può riprendere a fare sport evitando però possibili traumi o lesioni addominali. Sono consigliati nuoto, marcia, corsa, ciclismo e sci di fondo. E’ bene evitare l’esposizione per lunghi periodi alla luce solare senza creme ad adeguata protezione. Non ci sono limitazioni per viaggiare, anche se è consigliato evitare le aree dove sono diffuse importanti malattie trasmissibili come la malaria o il colera. Ricordate che le eventuali vaccinazioni vanno sempre discusse con il medico del Centro Trapianti. Potrete allevare animali domestici sottoponendoli però a periodiche vaccinazioni e prestando particolare attenzione ai gatti che possono trasmettere la toxoplasmosi.

La maternità

Molte donne hanno avuto figli dopo il trapianto senza alcun problema, ma questa eventualità deve essere discussa con i medici del Centro Trapianti. In genere le gravidanze più sicure avvengono dopo almeno due o tre anni di trapianto funzionante, in donne non ipertese e senza rigetti in atto. La situazione andrà comunque valutata caso per caso.

L’attività sessuale

La sessualità negli esseri umani è influenzata da molteplici fattori e lo stato di malattia precedente al trapianto può aver modificato l’equilibrio emotivo all’interno della coppia determinando difficoltà anche nella sfera sessuale. Il trapianto non preclude una normale attività sessuale e anzi può comportare dei cambiamenti positivi sia nell’aumento del desiderio che nella frequenza dei rapporti.
Nel caso in cui riscontriate problemi attinenti alla sfera sessuale dovete segnalarli ai medici del team trapiantologico che sapranno indicarvi le possibili soluzioni.

La dott.ssa Barbara Ciccarelli lavora presso il CENTRO MEDICO FAVIN POSTURAL CENTER a Cosenza il cui sito è WWW.FAVINPOSTURALCENTER.IT, all’ASSOCIAZIONE MATTIA FACCIOLLA BAMBINI CARDIOPATICI in Via Felice Migliori sempre a Cosenza, e a Milano in via Manzoni, 20 presso l’ambulatorio della Dott.ssa Lorè. Il suo profilo Facebook è SALUTE & BENESSERE DOTT.SSA BARBARA CICCARELLI.

 


Commenti

  1. Carlo Fabrizio scrive:

    Sono un trapiantato da sole 2settimane e ho trovato questa pubblicazione molto utile e interessante.Grazie

    • lorena scrive:

      diciamo che c’è qualche inesattezza importante sulle indicazoni frutta di stagione…ad esempio il pompelmo è vietato perchè interagisce ai farmaci

Rispondi a lorena

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