E in Italia i casi previsti sono 45mila nel 2020

In aumento il tumore al polmone a causa del fumo

di oggisalute | 16 novembre 2012 | pubblicato in Dipendenze
foto

Novembre 2012 e’ in tutto il mondo il ‘Lung Cancer Awareness Month’ o mese della sensibilizzazione per il tumore al polmone: responsabile di quasi il 30% di tutti i decessi per cancro nel mondo ed e’ in grado di uccidere piu’ delle forme di cancro, al colon, al seno e alla prostata messi insieme. E in Italia sono 38.000 i casi previsti solo nel 2011, 45mila casi nel 2020 e 51.500 nel 2030. Ma se ne parla poco e i pazienti vengono ‘colpevolizzati’ togliendo alla diagnosi la piena compassione che circonda altre forme tumorali. Il quadro, le prospettive terapeutiche e i consigli di Giorgio Vittorio Scagliotti oncologo dell’Universita’ di Torino. I fondi destinati alla ricerca di soluzioni per il tumore al polmone sono meno cospicui di quelli per altre tipologie di malattie oncologiche, nonostante i dati americani sull’incidenza ci dicono che una donna su 16 e un uomo su 13 svilupperanno nel corso della loro vita questo tipo di tumore e solo negli USA verra’ diagnosticato a 226mila persone. I dati europei ci dicono che al tumore al polmone sono attribuibili circa 252mila decessi nel 2012.

”La sua incidenza e’ in costante aumento e il numero di diagnosi ogni anno sfiora i 40mila di cui tre quarti sono uomini e un quarto donne” ha dichiarato Giorgio Vittorio Scagliotti dell’Universita’ di Torino – Professore di Oncologia Medica e Direttore del Diparimento di Oncologia dell’Universita’ di Torino. Si tratta dell’11% di tutte le nuove diagnosi di tumore nella popolazione generale e, piu’ in particolare del 15% di queste nei maschi ed il 6% nelle femmine. Si calcola che un uomo su 9 e una donna su 35 possa sviluppare un tumore del polmone nel corso della vita. Il carcinoma polmonare (secondo le stime CNESP – Istituto Superiore di Sanita’) e’ in diminuzione fra gli uomini e in aumento fra le donne; in particolare fra le donne e’ notevolmente aumentata sia la mortalita’ (fra il 1970 e il 2002 il tasso di mortalita’ e’ quasi raddoppiato) che l’incidenza.

Tra le donne la mortalita’ per tumore legata a questa forma di malattia oncologica e’ prevista salire del 7% ed e’ aumentata l’incidenza passando dal 12.6/100 000 2007 al 13.4/100 000 (ovvero 78.658 decessi) nel 2012, arrivando a toccare quella del tumore al seno (14.9/100 000).

”Il nuovo modo di ‘aspirare’piu’ profondamente le sigarette leggere o ‘light’ ha aumentato, infatti, la concentrazione di fumo alla base dell’albero bronchiale dove insorge tipicamente l’adenocarcinoma”, ha aggiunto l’esperto.

In uno scenario difficile alcuni buoni segnali vengono dall’innovazione terapeutica che sta portando sempre maggiori risultati sulla sopravvivenza. ”Nell’arco degli ultimi dieci anni, quindi, l’aspettativa di vita in termini di durata e di qualita’, dal momento della diagnosi, si e’ innalzata molto per questi pazienti. Ma si puo’ fare ancora tanto sia per quanto riguarda le terapie che il supporto assistenziale al malato”, conclude Scagliotti.

Lascia un commento

Protezione anti-spam *