I dati sono allarmanti

I minori vittime del gioco e dell’alcol

di oggisalute | 5 novembre 2012 | pubblicato in Dipendenze
servizio notturno sui giovani e l'alcol dopo il provvedimento del governo che proibisce l'alcol nelle discoteche.
i pulmini che dispensano panini e birra sulla villa d'almè  dalmine alcuni giovani nei bar di Bergamo e Dalmine che consumano super alcolici prima della nottata...

Il 45% dei ragazzi gioca d’azzardo, il 54% fa uso di alcol fino ad arrivare all’euforia, il 28% si ubriaca: succede a Vicenza, dove il fenomeno e’ stato quantificato dalla ricerca ‘Alcol e gioco: divertimento o pericolo?’ promossa dall’l’Istituto Rezzara.

La ricerca ha coinvolto 5.642 persone, delle quali 3.822 giovani. Il gioco e’ diffuso tra il 45% dei giovani maschi, talora con una assiduita’ quotidiana (5%) e una modesta consapevolezza sul pericolo che cio’ comporta. Interrogati sul perche’ si gioca, i giovani hanno indicato come prioritarie le motivazioni del ‘bisogno di denaro’ e del ‘gusto di vincere’, confermate anche dall’affermazione ‘spero di realizzare qualche sogno’. Tra loro non mancano quelli che dichiarano anche il bisogno psicologico (giovani 36,8%). A giocare i giovani sono spesso indotti, oltre che dalla pubblicita’, dallo stimolo che viene dagli amici: il gioco avviene in casa e al bar, ma per i giovani anche on-line (19,8%). Particolarmente utilizzati sono i videogiochi (44,1%), le carte (45,5%), il gratta e vinci (36,9%). Sono inoltre riconosciuti pericolosi il gioco d’azzardo, le macchinette e le scommesse sullo sport, ma ritenuti innocui invece il gratta e vinci, i giochi televisivi, il lotto e superenalotto, anche se si ritiene possano ingenerare disimpegno nella vita quotidiana.

Riguardo all’alcol, nei giovani e’ stata registrata una maggiore consapevolezza, almeno immediata, del pericolo dell’abuso rispetto al gioco, ma anche una prassi d’uso che porta spesso all’euforia (54% nell’ultimo mese) e all’ubriacatura (28%). Solo il 17,5% dei giovani riconosce lo ‘sballo del sabato sera’ come un pericolo. La motivazioni che induce a bere e’ per la meta’ abbondante dei giovani la ‘condivisione di gruppo’, solo un terzo scarso parla di ‘piacere’ e solo il 22,3% del ‘bisogno di vincere la solitudine’. I dati saranno analizzati al 19/o Simposio sulla vita di relazione dal 5 al 7 novembre a Vicenza, in Palazzo Bonin Longare.

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