Prestigioso riconoscimento al professore Mercadante

Al primario de ‘ La Maddalena’ il premio internazionale John Mendelsohn

di oggisalute | 8 ottobre 2012 | pubblicato in Attualità
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È il primario del reparto di terapia del dolore dell’ospedale La Maddalena, centro oncologico di III livello di Palermo, Sebastiano Mercadante, ad essersi aggiudicato il premio John Mendelsohn per il sostanziale contributo nell’ambito delle cure palliative. Il riconoscimento, assegnato annualmente a Houston, in Texas, è il più importante premio in campo oncologico, e sarà conferito al primario durante la diciassettesima edizione della conferenza, che si terrà a Houston l’11 e 12 ottobre 2013.

Un importante riconoscimento per l’ospedale La Maddalena da sempre impegnata a mantenere standard elevatissimi nella cura e nella sperimentazione delle terapie oncologiche. Una struttura che annovera tra i suoi primari e medici l’eccellenza internazionale. Tra questi proprio il professore Mercadante.

“Il nostro centro – spiega il dottore Mercadante – è sempre stato un importante punto di riferimento per l’Europa”. L’anno scorso infatti, il reparto di terapia del dolore de “La Maddalena” è stato premiato dalla European Society of Medical Oncology (Esmo) di Stoccolma come miglior centro di integrazione tra oncologia e cure di supporto, e l’anno precedente, l’American Academy of Hospice and Palliative Medicine di Boston aveva conferito al primario il suo riconoscimento nell’ambito della ricerca scientifica, “perché qui, combinando tecniche sperimentali che pochi altri centri europei utilizzano – continua Mercadante – le cure al paziente vengono offerte durante l’intero trattamento oncologico. Non ci occupiamo di fornire un servizio per un solo periodo, ma miriamo a coprire tutto l’arco della degenza”.

Dal 1999 ad oggi, l’unità di cure palliative della struttura ha come obiettivo il controllo del dolore nei pazienti terminali, oncologici e non, con tecniche che sono state ritenute all’avanguardia in tutta Europa, “e questo premio – racconta il primario – arriva a coronamento dei trent’anni di ricerca operata in questo settore”.

È un segnale forte che arriva dal mondo della medicina internazionale, assegnato a un concittadino, “che risulta ancora più stimolante – spiega Mercadante – in un periodo in cui la ricerca scientifica affonda nelle ristrettezze della sempre maggiore mancanza di finanziamenti”.

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