Estate: le infezioni alimentari più comuni nei bambini

di oggisalute | 24 maggio 2012 | pubblicato in Attualità
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Arriva l’estate, momento di gioia per grandi e piccini: si sta più spesso all’aria aperta, si preferisce mangiare fuori casa e si organizzano viaggi ed escursioni. La stagione estiva, però, può riservare spiacevoli sorprese, legate soprattutto alle alte temperature e alle diverse abitudini alimentari.

E’ proprio in questo periodo, infatti – sottolinea la Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) – che si registra un aumento delle infezioni alimentari, soprattutto nei bambini. L’intossicazione più pericolosa è rappresentata dal botulismo, che si manifesta con difficoltà della vista e della parola, secchezza della bocca e debolezza muscolare.

Se non si interviene in tempi rapidi ed in maniera adeguata, sopravvengono paralisi progressiva dei muscoli, difficoltà respiratoria e, nei casi estremi, la morte. Una delle intossicazioni piu’ diffuse è quella da stafilococco, dovuta fondamentalmente a un’inadeguata preparazione o conservazione dei prodotti.

In questi casi il più delle volte, l’andamento è fortunatamente benigno, con sintomatologia tipica che inizia dopo una breve incubazione di qualche ora e risoluzione in 24-48 ore. La diarrea è il sintomo principale dell’infezione stafilococcica e quando è frequente ed abbondante può comportare una notevole perdita di liquidi ed elettroliti, che vanno adeguatamente reintegrati per evitare squilibri pericolosi, soprattutto nei bambini.

Anche d’estate, il Rotavirus rappresenta la principale causa di gastroenterite in età pediatrica. I sintomi della gastroenterite da Rotavirus si presentano dopo 5-6 giorni dal contagio e sono molto chiari: diarrea, dolori addominali e vomito per un periodo tra 3 e 7 giorni.

Non esiste un trattamento specifico, i sintomi scompaiono spontaneamente in pochi giorni e, certamente, non devono essere utilizzati gli antibiotici, dal momento che si tratta di una malattia di origine virale. “Spesso la presenza di microrganismi pericolosi non è evidente – avverte la Professoressa Susanna Esposito, Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica. – Gli alimenti contaminati, infatti, possono mantenere le loro solite caratteristiche di colore, odore e sapore. Consumare un alimento solo perchè ha un bell’aspetto – aggiunge la Prof. Esposito – non è una garanzia di cibo sano e non è sufficiente ad evitare rischio di infezioni per quanti lo ingeriscono. Adottare una serie di comportamenti corretti, nella vita di tutti i giorni, serve a ridurre il rischio di contrarre numerose malattie”.

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